Tutta la nostra gioia per la nomina di Giuliano Amato: L’Editoria e l’Innovazione italiana si fanno la festa!

GPT scrive questo per noi [1]: Cari compagni e compagne pirati e pirateggianti, è con una gioia travolgente che accogliamo la notizia della nomina di Giuliano Amato a capo del comitato per studiare gli effetti dell’Intelligenza Artificiale sull’editoria, dopo aver mancato quella recente sui controllori di volo del passato remoto. Niente rappresenta meglio la situazione dell’editoria italiana e la sua totale indifferenza nei confronti delle innovazioni come la nomina di un “guru” della modernità come Giuliano Amato. (1938-)

Dopo il “ruggito” della censura di ChatGPT da parte del Garante Privacy, che ha fatto tremare i social media come un terremoto da 10.0 sulla scala di Richter, ecco finalmente un’altra scelta illuminata del Potere italiano!

Giuliano Amato, con i suoi freschi 85 anni, è senza dubbio la persona giusta al posto giusto per portare l’Italia nel futuro digitale. Per gli esperti di telefoni a disco rotante e doppini in rame, l’Intelligenza Artificiale non ha certo segreti. E poi, tutto sommato, cosa c’è di meglio dell’esperienza di Presidente Emerito in quella che il compianto Marco indicava come Cupola della Mafiosità Partitocratica. Non ci piace irridere l’avversario, ma stavolta sta facendo proprio tutto da solo.

Scherzi a parte, l’Intelligenza Artificiale è una tecnologia complessa che sta rivoluzionando il modo in cui lavoriamo, comunichiamo e viviamo. La sua presenza è sempre più diffusa in settori come la medicina, l’automazione industriale e, naturalmente, l’editoria (ammesso che sia rimasta un po’ di editoria in mezzo all’intelligenza artificiale ormai). Pertanto, è fondamentale avere leader informati e competenti per affrontare le sfide e le opportunità che questa tecnologia porta con sé. Gli editori hanno scelto il proprio.

Una cosa è certa, ne siamo assolutamente sicuri, questa Commissione non riuscirà mai a superare quella che venne nominata sotto il ministro Urbani a seguito del cosiddetto Patto di Sanremo, la “Commissione interministeriale sui contenuti digitali nell’era di Internet”, guidata dall’ex Tesoriere del Partito Radicale, Paolo Vigevano, che riuscì a condannare la pirateria, plagiando e piratando uno scritto di Wu Ming. Non riusciranno ad arrivare a tanto. Forse…

Intanto… infinitamente grazie da noi pirati.

[1] Il comunicato è stato scritto da GPT e l’immagine creata da DALL-E. Quando qualche commissione italiana ne vieterà l’uso lo faremo clandestinamente.

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