Visto che l’informazione italiana ha riportato in modo confuso e acritico le notizie su dosi e piani vaccinali, ci siamo messi noi a fare due conti. Utilizzando solo fonti primarie, pubblicate sui siti ufficiali del governo e delle regioni, stiamo tenendo un diario dell’avanzamento della campagna vaccinale.
La base di tutto è il Piano Strategico Nazionale, strombazzato come una grande conquista, che ci ha subito stupito per la mancanza di dettagli e l’ottimismo nella disponibilità di vaccini ancora lontani dall’approvazione.
Non siamo esperti virologi, epidemiologi, infettivologi né tuttologi. Ma sappiamo fare somme e divisioni. La sintesi: ad oggi siamo già indietro rispetto alle previsioni del piano vaccinale del governo stesso.
Il governo aveva previsto di vaccinare nella prima fase T1 operatori sanitari e sociosanitari, ospiti lungo degenze e ultra-ottantenni. Totale oltre 6 milioni di persone. Le dosi stimate disponibili oggi sono circa 15,5 milioni, nel primo trimestre 2021. Tutti e tre i vaccini approvati richiedono due dosi per persona. Con una certa approssimazione possiamo dire che circa 7 milioni di persone dovrebbero essere vaccinabili entro i primi di aprile, in teoria.
In pratica sappiamo che ad oggi sono state iniettate circa 3,6 milioni di dosi. Mancano solo 40 giorni alla fine del primo trimestre del 2021.
Se si vogliono iniettare 12 milioni di dosi da ora a fine marzo, è necessario fare più di 300.000 inoculazioni al giorno. Finora ne sono state fatte meno di 83.000 al giorno. Significa che la campagna vaccinale deve quasi quadruplicare da oggi e per ogni giorno il numero di somministrazioni fatte sino ad ora. È possibile? Come?
Bhe direi che a me non frega una cippa, tanto non mi vaccino di sicuro.
E poi ditemi perchè dovrei vaccinarmi quando tra un anno il virus sarà scomparso. Non mi vaccinavo neppure per le influenze stagionali quindi men che mai per il covid, che altro non è che una simil influenza.
@roberto: tieni il linguaggio civile e rispettoso delle opinioni degli altri per favore.
Il covid non e’ una “simil influenza”. In un anno di pandemia ancora non ci hai capito niente???
@Antonio: ho approvato il tuo commento perché è rimasto su un tono civile, grazie.
Raccomando a tutti di continuare a commentare tenendo in mente i principi di buona educazione. Se poi fate uno sforzo di portare anche di argomentare con dati e prove le vostre opinioni, il livello della conversazione salirà e magari qualcuno pure si convince.
Grazie dell’approvazione! Ma non e che ci sia da portare dati ed argomenti, siamo al livello di chi sostiene che la terra e’ piatta ignorando bellamente che tecnologia che usiamo giornalmente come gps sfrutta satelliti in orbita attorno alla terra, o che non esiste che qualcuno organizzi un complotto in cui le agenzie spaziali di ogni nazione sul pianeta (centinaia di migliaia di persone, direttamente o indirettamente implicate) terra tutti raccontino la stessa bugia per 50 anni. Idem contro chi sostiene che il covid sia una “simil influenza” che dati devi portare? non basta la semplice logica applicata che se sul pianeta non ce una singola nazione che non sta reagendo al problema come fosse “una banale simil influenza che tra un anno sparira” sicuramente e’ perche non e’ una banale simil influenza? russi, americani, canadesi, cinesi, indiani, spagnoli, francesi, palestinesi, etc etc etc… tutti non la classificano come “banale simil influenza”, tutti cercano di accaparrarsi piu vaccini possibile, tutti han restrizioni per limitarne la diffusione… o gli alieni han preso controllo mentale di tutti i leader mondiali e di tutti i virologi al mondo, o magari, dico magari, il problema c’e’ ed e cosi grave da mettere sulla stessa lunghezza d’onda governi “occidentali” liberali fino ai governi comunisti? E che dati puoi portare a chi dopo un anno di pandemia e di informazione sul covid martellante ancora ripete che e’ una banale influenza? Se aveva la volonta di informasi davvero poteva farlo benissimo da solo durante l’ultimo anno.
@Antonio Le conversazioni online devono avere un rapporto segnale/rumore alto per essere interessanti. Una conversazione dove uno dice “Il COVID è un’influenza” e un altro risponde solo con “Ti sbagli” ha generato solo rumore, non c’è segnale. Due opinioni, una strampalata e l’altra più generalmente accettata, ma restano due opinioni di due persone su internet.
Non solo nessuna delle due persone cambierà opinione, ma nemmeno chi visita la pagina successivamente troverà materiale interessante da leggere. Inoltre le conversazioni che iniziano su toni assolutisti finiscono a battibecchi, che qui non sono tollerati.
Sul tema cospirazioni e complotti, ieri ho letto questo articolo:
Consiglio la lettura.
Per fare conversioni interessanti bisogna scrivere qualcosa di decente, entrambi sia chi scrive primo che chi risponde. A dare dati, fatti e teorie a chi di base trolla, cioe butta li una frase fatta ripetuta a pappagallo su cui ha speso 0 tempo per ragionarci/informarsi, molto probabilmente sperando solo di attirare l’attenzione e pronto a rispondere sulla stessa linea a qualsiasi risposta argomentata e’ perdita di tempo. Per questo basta e avanza una risposta alla “usa il cervello e un po di logica basilare”. Se, ma non credo, lo fara’, si puo sollevare entrambi il livello della discussione. Il link da te postato e’ interessante, ma temo esistano diversi livelli di “no-mask”, nel caso in questione non vedo alcun uso di dati o statistiche, ma solo una frase ripetuta a pappagallo che poteva avere senso/buona fede dietro durante i primi 2-3 mesi di pandemia, non certo adesso.
Non sono d’accordo con il tuo approccio: i troll si lasciano nel silenzio, altrimenti è garantito che la discussione degenera. È la tattica del troll: provoca e scatena un inferno che caccia via tutti quelli che potrebbero contribuire con contenuti validi.
Abbiamo entrambi detto la nostra, chiudiamola qui e passiamo alla prossima conversazione 🙂
@Gian Lorenzo: hai detto la tua, ora basta. Offendere chi non la pensa come te non è accettabile.