Il trattato dell’ONU sulla criminalità informatica mette a rischio i diritti umani

Il trattato sulla criminalità informatica delle Nazioni Unite rappresenta una grave minaccia per i diritti umani in tutto il mondo. La mancanza di impegni forti per i diritti umani e la mancanza di condizioni dettagliate e salvaguardie necessarie per proteggere i diritti delle persone e delle organizzazioni potrebbe portare alla criminalizzazione di attività legittime e alla soppressione della libertà di espressione e associazione.

In un momento in cui i governi di tutto il mondo stanno utilizzando la tecnologia per sorvegliare la popolazione senza autorizzazione legale o controlli adeguati, è essenziale garantire che la sorveglianza governativa sia equilibrata con i diritti umani fondamentali. La pandemia di COVID-19 ha reso ancora più evidente la necessità di trasparenza e garanzie giuridiche per evitare l’abuso di potere della polizia e della sorveglianza governativa.

Chiediamo a tutti coloro che si preoccupano dei diritti umani di unirsi a noi nella lotta contro il trattato sulla criminalità informatica delle Nazioni Unite. È importante fare pressione sui governi per garantire che il trattato includa garanzie forti per i diritti umani, tra cui la libertà di espressione e associazione, e che la sorveglianza governativa sia soggetta a controlli adeguati e garanzie giuridiche.

Inoltre, dobbiamo continuare a sostenere organizzazioni come il Partito Pirata che lavorano per proteggere i diritti umani in tutto il mondo. Possiamo anche fare la nostra parte diffondendo consapevolezza sulla minaccia rappresentata dal trattato sulla criminalità informatica delle Nazioni Unite e su come potrebbe limitare i nostri diritti e libertà fondamentali. Solo attraverso un’azione collettiva possiamo proteggere i nostri diritti umani in un’era sempre più digitale e globale.

Per informazioni:
EFF Decoding the U.N. Cybercrime Treaty

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