È finalmente possibile firmare i referendum online con firma elettronica qualificata utilizzando i vari strumenti messi a disposizione dalle pubblica amministrazione come SPID o Carta di Identità Elettronico. Un emendamento presentato da Riccardo Magi è stato approvato all’unanimità alla fine di luglio nelle commissioni Affari costituzionali e ambiente e successivamente ribadito dall’aula.
Mario un successo rilevante perché è una ha un traguardo che veniva perseguito da da tanti anni
Con Michele De Lucia e il professor Gennaro Romano eravamo a far condannare l’Italia per violazione del Patto internazionale sui diritti civili e politici per un fatto molto semplice e che è quello che è una denuncia radicale da da tanto tempo ovvero che in Italia l’esercizio del diritto politico a promuovere il referendum è molto limitato e addirittura in molti casi negato a causa da una parte di irragionevoli restrizioni presenti nelle leggi e dall’altra dalle condotte che le istituzioni stesse, molto spesso in maniera omissiva, hanno quando ci sono referendum.
Ormai da dieci anni referendum erano ormai esclusiva dei grandi partiti che avevano un esercito di autenticatori in grado di superare in parte ma non del tutto questi ostacoli.
Con quest’emendamento approvato con il voto all’unanimità di tutti i deputati della Commissione affari costituzionali nonostante il parere contrario del governo abbiamo finalmente una riforma vera che restituisce il diritto politico promuove referendum a tutti i cittadini
Inoltre a partire dal primo gennaio 2022 esisterà una piattaforma del Governo, e quindi gratuita, che supererà il problema dei certificati elettorali e che consentirà il firmare on line le proposte di legge e i referendum.