Chat Control: la Sorveglianza di Stato che Tradisce la Privacy

La proposta di Regolamento UE per prevenire e contrastare gli abusi sessuali sui minori online (noto dai critici come “Chat Control”) prevede l’obbligo per le piattaforme di comunicazione di scandagliare in tempo reale messaggi privati — inclusi quelli cifrati end-to-end — alla ricerca di “indicatori” di contenuti illeciti. Ciò significherebbe introdurre back-door tecniche nei sistemi di crittografia, aprendo varchi non solo a forze dell’ordine, ma potenzialmente anche a cyber-criminali, stati ostili e operatori privati europarl.europa.eu.

L’estensione di questi poteri autorizzerebbe veri e propri “guardoni di stato” che, con un semplice algoritmo o una segnalazione manuale, potrebbero sbirciare ogni momento intimo dei cittadini — dalla chat sotto la doccia, ai messaggi privati tra ragazzini. Critici di sicurezza e oltre 500 esperti di crittografia denunciano un rischio enorme per la resilienza informatica dell’Europa e un’evidente violazione del diritto alla riservatezza delle comunicazioni personali TechRadar.

La libertà online, fondata sull’affidabilità della crittografia, è un pilastro della nostra società digitale. Se questo Regolamento dovesse essere approvato, l’Europa non diventerà più un faro di civiltà tecnologica, ma si trasformerà in una rete di spioni autorizzati, pronta a ingabbiare la privacy di ogni individuo. È indispensabile sollevare un fronte comune, informando i rappresentanti nazionali ed europei affinché rigettino definitivamente ogni forma di “Chat Control”.

Agisci ora: contatta i tuoi deputati al Parlamento Europeo e ai Ministeri competenti; spiega come l’integrità della crittografia sia essenziale non solo per la privacy, ma anche per la sicurezza nazionale e la competitività digitale dell’Unione.

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