Ha vinto il diritto alla tutela dei dati personali

Il Partito Pirata Italiano ha vinto una importante causa contro la Commissione di garanzia degli
statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici del Parlamento Italiano per
fatti relativi alle scorse elezioni europee tenutesi a maggio 2019.

Il Tribunale di Roma ha annullato la sanzione di € 14.000,00 irrogata al Partito Pirata Italiano,
riconoscendogli inoltre il ristoro delle spese sostenute per avere giustizia!

La legge n. 3/2019 impone ai partiti ed ai movimenti politici che partecipino alle elezioni di
pubblicare sul proprio sito il certificato penale rilasciato dal competente casellario giudiziale di tutti
i candidati alle elezioni, anche contro la volontà degli stessi interessati (sic!), sotto pena di sanzione
amministrativa.

Prima delle elezioni europee, su domanda dei candidati, il casellario giudiziale, che è un ufficio
della Procura della Repubblica, li ha rilasciati; dopo le elezioni europee, la Commissione, composta
da alti magistrati, ha detto che il certificato penale ad uso elettorale non è conforme alla legge n.
3/2019. Di tutti i candidati presenti nelle liste elettorali per le europee 2019 del Partito Pirata
Italiano, a tre di essi è stato rilasciato il certificato penale ad uso elettorale.

Morale della favola: al Partito Pirata Italiano è stata irrogata una sanzione di € 14.000,00, ma,
dopo un anno solo e nonostante la pandemia, il Tribunale di Roma ha fatto giustizia!

Ne siamo lieti, ma non è il lieto fine. La ferita allo Stato di Diritto rimane. Ma rimane anche la
volontà e l’impegno del Partito Pirata Italiano nel sostenere il diritto di ognuno alla tutela dei
propri dati personali, soprattutto di quelli che attengono alla sfera più privata dei cittadini – quelli
che una volta erano i dati personali “sensibili” – contro questa deriva, voluta dal Movimento5Stelle
(e da chi sennò), diretta ad esporli al pubblico ludibrio, sollecitando non i migliori, ma i peggiori
istinti dell’essere umano.

La storia mondiale, da Socrate a Thoreau, da Gandhi a Martin Luther King, da Nelson Mandela a
Marco Pannella, è piena di anti-conformisti che, anche attraverso la resistenza civile alle leggi e le
battaglie nelle aule di giustizia, hanno rivendicato la superiorità del Diritto sulle leggi e sulle
burocrazie.

Il Partito Pirata Italiano continuerà nella lotta per la transizione allo Stato di Diritto affinchè ad
ogni essere umano venga restituito il diritto di esprimersi liberamente e di esercitare compiutamente
tutti i propri diritti e lo farà denunciando nelle sedi europee (U.E.) ed internazionali (C.E.D.U.) la
Repubblica italiana per la violazione dei diritti civili realizzata con la legge n. 3/2019.

Il Partito Pirata Italiano ringrazia l’avv. Aldo A. Pazzaglia per il risultato conseguito.

Ad maiora

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