Assange: estradizione più vicina

Estradizione più vicina

Julian Assange, fondatore di Wikileaks, potrebbe essere estradato dal Regno Unito agli Stati Uniti. E’ stato infatti accolto il ricorso del governo Usa contro la precedente decisione del giudice distrettuale Vanessa Baraitser di non concedere l’estradizione per l’effettivo rischio di suicidio. Tuttavia, gli avvocati di Assange “potranno appellarsi alla Corte Suprema del Regno Unito”. Assange potrebbe essere estradato negli Stati Uniti per essere processato e, se condannato, rischia fino a 175 anni di carcere. “Per molti anni tutte le più importanti organizzazioni che si occupano di diritti umani e libertà di stampa hanno denunciato, inaudito, i pericoli del caso Assange, le possibili conseguenze per i diritti dell’imputato e casi simili in futuro. alla stampa in generale .”

Su ciò che è stato deciso

A gennaio, la magistratura britannica ha respinto l’estradizione di Assange sulla base delle sue condizioni di salute e del rischio che la detenzione negli Stati Uniti fosse opprimente. Il governo degli Stati Uniti ha anche affermato che accetterà di trasferire la persona dopo la condanna in una prigione australiana se Assange lo richiede, quando l’Australia sarà d’accordo. Infine, gli americani si assicurano l’accesso a cure mediche o psicologiche. Invano, la difesa di Assange ha sostenuto che queste offerte erano tardive, condizionate e lasciavano aperta la possibilità che il fondatore di Wikileaks potesse ancora essere soggetto a tali misure.

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